Effimere

L’ordine degli ephemerotteri è costituito da insetti che allo stadio adulto presentano caratteristiche inconfondibili. In primo luogo le ali che vengono portate erette sul corpo.Effimere 1

È comunque opportuno sapere che certe effimere schiudono solo in periodi dell’anno ben definiti e che in genere alcune specie si trovano in taglia più piccola man mano che la stagione avanza. Così se a marzo avremo una Beatis corrispondente alla taglia di amo n. 14, verso la metà di ottobre ne avremo una di seconda o terza generazione equivalente al n. 16 o 18.

Una effimera nasce da un uovo microscopico sviluppandosi, dopo un tempo variabile e attraverso fasi successive, in una piccola larva - neanide- e poi ancora in una ninfa che stazionando sul fondo del fiume può avere forme e comportamenti diversi (abbiamo ninfe piatte, nuotatrici, scavatrici o striscianti). Questo stadio può durare da pochi a molti mesi prima che la ninfa “maturi” e, nuotando, cominci a salire verso la superficie dove “schiude”. Ecco che allora l’involucro primario si apre sul dorso e ne esce un nuovo piccolo essere sotto forma di “farfallina”. Questa  trasformazione avviene in pochi attimi e rappresenta il momento di passaggio dell’insetto dallo stadio acquatico a quello aereo: si definisce questa fase “emergente”.

Ora la nostra effimera che dalla superficie dell’acqua sta per spiccare il volo - giusto il tempo che le si asciughino le ali - ha quasi l’aspetto definitivo, ma mantiene colori opachi ancora per qualche ora: è nel periodo della subimmagine o subimago che i pescatori hanno distinto da altre fasi l’appellativo dun.

Effimere 2A questo punto, dopo un periodo variabile di poche ore, avviene una ennesima trasformazione: la subimago si libera ancora della spoglia e ne esce l’imago ovvero l’insetto maturo e adulto dai colori traslucidi e dal volo leggero. Il termine spinner, caratterizza l’imitazione dell’insetto in questa fase (ad esempio Red spinner). E’ l’effimera che vive da poche ore a qualche giorno, nel corso dei quali l’insetto si accoppia - tipica la sua danza nuziale in volo caratterizzata da continui movimenti ascendenti e discendenti - e successivamente depone le uova sull’acqua per far riprendere il ciclo appena descritto.

A seconda del genere l’effimera deposita le sue uova facendole cadere in acqua mentre è in volo, o immergendo l’addome o addirittura tuffandosi per attaccarle alle pietre del fondo e quindi riemergere. La nostra “farfallina” muore poco dopo e spesso possiamo vederle passare inanimate sull’acqua ad ali aperte (le spent).